Disturbi dell'apprendimento

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) consistono in cadute specifiche ai test in una o più aree dell’apprendimento scolastico (lettura, scrittura, calcolo), in presenza di abilità cognitive adeguate e in assenza di patologie neurologiche, di deficit sensoriali, di situazioni ambientali o di svantaggio socio-culturale.

I DSA comprendono la Dislessia (disturbo specifico della lettura), la Disortografia (disturbo specifico della scrittura a livello ortografico), la Disgrafia (disturbo specifico della scrittura a livello grafico), la Discalculia (disturbo specifico del calcolo), che possono manifestarsi da soli, o in comorbilità tra loro o con altre difficoltà (ad es. disattenzione/iperattività).

Disturbi dell'apprendimento

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) consistono in cadute specifiche ai test in una o più aree dell’apprendimento scolastico (lettura, scrittura, calcolo), in presenza di abilità cognitive adeguate e in assenza di patologie neurologiche, di deficit sensoriali, di situazioni ambientali o di svantaggio socio-culturale.

I DSA comprendono la Dislessia (disturbo specifico della lettura), la Disortografia (disturbo specifico della scrittura a livello ortografico), la Disgrafia (disturbo specifico della scrittura a livello grafico), la Discalculia (disturbo specifico del calcolo), che possono manifestarsi da soli, o in comorbilità tra loro o con altre difficoltà (ad es. disattenzione/iperattività).

A scuola è possibile aiutare gli studenti che presentano difficoltà transitorie, dette BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES), mediante una personalizzazione della didattica, alla presenza di situazioni particolari, riconosciute dalla scuola o da uno specialista:

  • difficoltà/ritardo di linguaggio, disturbo del linguaggio
  • difficoltà/ritardo motorio, disturbo della coordinazione motoria
  • bambini stranieri giunti in Italia da poco
  • ADHD
  • difficoltà scolastiche non riconducibili a DSA
  • funzionamento intellettivo limite
  • DSA

Si guarisce dal disturbo specifico dell’apprendimento?

Essendo i DSA in parte di origine neuropsicologica e in parte genetici, non sono “guaribili”, in quanto non sono delle malattie e dipendono da fattori congeniti non modificabili; quello che si nota nel tempo è una compensazione delle difficoltà con altre abilità non coinvolte nel disturbo (ad es. sfruttare il canale uditivo dell’ascolto attivo o utilizzare la via immaginativa) associata ad una riduzione delle difficoltà tramite adeguati interventi abilitativi e corrette procedure educative.

Domande frequenti sui DSA

Quando fare una valutazione?

E’ bene rivolgersi ad uno specialista quando la scuola o la famiglia o lo studente stesso riscontrano delle difficoltà persistenti a svolgere determinati compiti (es. in grammatica, in matematica, nelle lingue straniere), tempi lunghi di studio rispetto ai compagni, lentezza nello scrivere, nel leggere o nel calcolare difficoltà di comprensione di quanto letto, fatica nella scrittura o nell’esposizione orale (fatica nell’organizzare un discorso, nel ricordare nomi specifici o confusione tra termini simili), errori di “distrazione” (inversione di numeri e/o lettere in lettura o in scrittura, mancata punteggiatura e della lettera maiuscola dopo il punto), errori ortografici ricorrenti (salto di doppie, accenti, suoni specifici, inversione/aggiunte,/omissioni/sostituzioni di grafemi o fonemi), difficoltà nel ricordo di date, nomi, definizioni, poesie, scrittura poco leggibile e/o disordinata.

 

Potrebbero rappresentare inoltre possibili segnali anche le difficoltà nell’acquisizione della lateralità, fatiche nell’orientamento spaziale, difficoltà nel raggiungimento delle autonomie (es. parlare, camminare, andare in bicicletta, nella coordinazione motoria…).

 

Le valutazioni possono essere svolte già dal I anno della scuola primaria e si può intervenire precocemente per potenziare eventuali difficoltà in atto, ma una certificazione di DSA può essere effettuata solo dalla fine del II anno.

 

E’ possibile svolgere una valutazione di DSA anche da maggiorenni.

Come avviene una valutazione per DSA?

I DSA sono riconosciuti dalla Legge sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento n° 170/2010.
In Lombardia, una prima certificazione di DSA deve essere emessa da specialisti dell’apprendimento che lavorano in equipe (Neuropsichiatri Infantili, Psicologi, Logopedisti) e deve rispettare delle raccomandazioni cliniche ben precise stabilite con il metodo della Consensus Conference e dalle linee guida esplicative emanate dalla Regione Lombardia. Ogni ATS ha il suo elenco di equipe autorizzate. Per la Brianza clicca qui:

 

NOI SIAMO INSERITE IN UN’EQUIPE AUTORIZZATA DALL’ ATS BRIANZA A SVOLGERE PRIME CERTIFICAZIONI DSA E RIVALUTAZIONI DI ADOLESCENTI E GIOVANI ADULTI (EQUIPE N°63 NEGLI ELENCHI DSA AGGIORNATI A GIUGNO 2023).

 

Nel nostro studio una delle psicologhe esperte nei DSA effettua una prima consulenza con la famiglia per raccogliere le informazioni anamnestiche (la storia personale del bambino/ragazzo), eventuali segnalazioni da parte della scuola e prende in visione quaderni, pagelle e altro materiale utile a comprendere se sussistono delle difficoltà scolastiche. Se necessario, si mette in comunicazione con la scuola per raccogliere ulteriori informazioni utili.
Il soggetto svolge i test previsti dal protocollo d’intervento (test intellettivo, prove di apprendimento, eventuali approfondimenti in ambito visuo-motorio, attentivo, sul metodo di studio).
Se sussistono i criteri per un possibile Disturbo specifico dell’apprendimento (DSA) si segnala alla famiglia la necessità di svolgere la visita con la Neuropsichiatra infantile di riferimento dell’equipe e, se necessario, la visita logopedica (esterne allo studio).
Al termine viene redatta la certificazione di DSA dall’intera equipe che verrà discussa con la famiglia in un incontro di restituzione.

 

Se non si raggiungono i criteri per certificare un DSA, viene redatta una relazione clinica che si suggerisce di portare a scuola per richiedere eventuali supporti didattici, nel caso sussistano comunque delle difficoltà, secondo la direttiva ministeriale sui Bisogni educativi specifici (BES).

Quali sono i costi di una valutazione per DSA?

  • primo colloquio 70 euro
  • pacchetto DSA (comprensivo dei test intellettivi, di apprendimento, colloquio finale di restituzione e relazione clinica/certificazione) 400 euro

Cosa fare dopo la diagnosi di DSA?

La diagnosi va depositata nella segreteria scolastica, dopodiché il coordinatore di classe, a volte con il supporto del referente BES dell’istituto, impronta il PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) che andrà firmato dalla famiglia e dalla scuola e conterrà tutti gli strumenti compensativi e le misure dispensative di cui l’alunno, ogni anno, ha diritto di impiegare. Eccone alcuni esempi:

  • MISURE DISPENSATIVE: esonero dalla lettura alta voce, dal calcolo mentale tramite utilizzo della tavola pitagorica o della calcolatrice, dal tempo standard, dalla correzione degli errori ortografici, dallo studio mnemonico di nomi, date, definizioni, dalle verifiche a sorpresa
  • STRUMENTI COMPENSATIVI: tabelle, formulari, mediatori didattici utili al supporto mnemonico, pc o tablet per la videoscrittura, libri digitali da ascoltare tramite sintesi vocale

 

Lo studente deve aver sviluppato o andrà sostenuto nello sviluppare un metodo di studio efficace deve allenarsi ad impiegare gli strumenti compensativi, sia a casa che a scuola.

Come sostenere uno studente con DSA?

Molto spesso uno studente che ottiene una diagnosi di DSA, specie se tardiva, può aver sviluppato negli anni una scarsa fiducia nelle proprie competenze, una disistima in sé o non essere riuscito ad approntare un efficace metodo di studio.
Per questo, a seconda delle situazioni, può essere utile un percorso di supporto di vario tipo:

  • trattamento specifico del DSA
  • nel metodo di studio
  • psicologico, a livello personale

 

Lo studio è anche specializzato nella riabilitazione a distanza dei DSA mediante la piattaforma RIDInet di Anastasis:

 

Gli incontri in presenza hanno un costo di 60 euro per i trattamenti per DSA e di 70 euro per la psicoterapia individuale.

ADHD

Il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività, o ADHD, è un disturbo evolutivo dell’autocontrollo. Esso include difficoltà di attenzione e concentrazione, di controllo degli impulsi, iperattività motoria che derivano dall’incapacità del bambino di regolare il proprio comportamento in funzione degli ambienti in cui è inserito, del trascorrere del tempo, degli obiettivi da raggiungere. Tale disturbo dev’essere pervasivo, ovvero sussistere in più ambiti di vita e compromettere significativamente la vita quotidiana del soggetto.

Si può diagnosticare l’ADHD dagli 8 anni circa ma i segnali possono essere presenti già in età prescolare.

Quando fare una valutazione?

La valutazione prende avvio mediante un colloquio genitoriale, con la raccolta di informazioni anamnestiche e il coinvolgimento dei genitori e della scuola mediante la compilazione di questionari.
Si sottopone il bambino/ragazzo a dei test specifici sulle funzioni esecutive e viene osservato in seduta; se dai risultati ai test, dalle osservazioni e dai questionari emergono difficoltà ascrivibili ad una diagnosi di ADHD, è possibile redigere una relazione clinica, valida ai fini scolastici per attivare dei supporti didattici specifici.

Quali sono i costi?

  • primo colloquio 70 euro
  • pacchetto ADHD (comprensivo dei test intellettivo, sulle funzioni esecutive, raccolta e scoring dei questionari, colloquio finale di restituzione e relazione clinica) 400 euro

Cosa fare dopo la diagnosi di ADHD?

Spesso l’ADHD è in comorbilità con altre difficoltà scolastiche, pertanto la relazione clinica va depositata in segreteria scolastica, dopodiché il coordinatore di classe e/o referente BES dell’istituto, impronta il PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) che andrà firmato dalla famiglia e dalla scuola e conterrà tutte le indicazioni didattiche e non, di cui l’alunno, necessita per far fronte alle sue difficoltà.

Eccone alcuni esempi:

  • concessione di tempi aggiuntivi o riduzione del numero degli esercizi,
  • suddivisione delle verifiche in più momenti,
  • pianificazione delle verifiche e delle interrogazioni, programmazione di pause tra le varie attività,
  • uso di tabelle, formulari, mediatori didattici utili al supporto mnemonico, pc o tablet per la videoscrittura,
  • evitare continui richiami verbali per distrazione etc.